Interventi di vitrectomia e altre operazioni chirurgiche a Torino

Le patologie che affliggono la retina sono molteplici, così come altrettanti sono i trattamenti per contrastarle, dalla vitrectomia alla fotocoagulazione. Vediamo di seguito una breve casistica.

Retinopatia diabetica

La retinopatia diabetica è una patologia che colpisce pazienti con squilibri glicemici e diabete. I più colpiti sono i pazienti con diabete insulino dipendente tra i 25 e i 60 anni, soprattutto se con diabete non ben compensato.
Questa tipologia di retinopatia può essere proliferativa (nei casi in cui i vasi sono fragili e portano emorragie), oppure non proliferativa, con microaneurismi.

Maculopatia

La maculopatia è una malattia oculare che colpisce il centro della retina, ovvero la macula, deputata alla visione dei dettagli. Gli effetti di tale patologia sono una generalizzata cecità nella zona centrale del campo visivo.
All'insorgere della malattia, il paziente noterà una perdita di nitidezza e definizione nella visione centrale, oltre a una visione generalmente ridotta e distorta. Successivamente, sarà più evidente la presenza di una macchia centrale nel campo visivo.
Per monitorare l’evoluzione o la riduzione dell’edema intraretinico, è necessario eseguire un OCT, un esame che ci permette di valutare gli spessori centrali e la presenza di liquido tra gli strati retinici. Il recupero dipende anche dal grado iniziale di compromissione.

Iniezioni intravitreali (lucentis, eylea)

Nelle patologie in cui si hanno proliferazioni retiniche, si utilizzano farmaci anti-angiogenetici (detti anti VEGF) che bloccano la formazione dei neovasi retinici.
Questi farmaci si iniettano direttamente nel vitreo oculare in sala operatoria, ed è prevista una iniezione ogni 30 giorni per un ciclo di 3 totali.
La situazione pre e post-iniezione verrà monitorata tramite esami diagnostici mirati e valutazione del visus (indice di acutezza visiva).

Vitrectomia

La vitrectomia è un intervento che si effettua sulla parte posteriore del bulbo, in cui viene asportato il vitreo, una sostanza gelatinosa che si trova tra la faccia posteriore del cristallino e la retina. In alcuni casi può essere associato all’intervento di cataratta, in cui si rimuove il cristallino naturale per sostituirlo con una lente intraoculare artificiale (IOL).

La vitrectomia è indicata nelle seguenti patologie: ialosi asteroide, schisi scintillante, emovitreo, distacco di retina, foro maculare, membrana epiretinica trazionale, edema retinico trazionale, retinopatia diabetica proliferante, complicanze derivanti da altri interventi oculari.

Membrana epiretinica o pucker maculare

Il pucker maculare, è una sottile membrana che si forma nella parte centrale (macula) della superficie retinica. La situazione retinica sarà valutata mediante visite in midriasi e OCT di controllo.
Il trattamento del pucker maculare è chirurgico, mediante vitrectomia. Nel corso dell’intervento si esegue anche un peeling della membrana con rimozione o meno della membrana limitante interna della retina.

Foro maculare

Si parla di foro maculare quando si forma un vero e proprio foro nella regione maculare della retina. È fondamentale la stadiazione del foro, che si effettua con scansioni periodiche all'OCT.
La sintomatologia più comune prevede che il paziente si accorga progressivamente di un calo visivo, di un cambiamento nella visione centrale, di una visione distorta e/o di una macchia centrale.

Trombosi della retina

Le trombosi retiniche sono patologie che affliggono la circolazione retinica a livello di vene o arterie. I pazienti più a rischio sono gli ipertesi, i cardiopatici, i soggetti con ipercolesterolemia o sclerosi arteriosa.
Di norma, il paziente nota un forte, brusco e immediato calo visivo.

Distacco della retina

Il distacco della retina avviene quando la retina si distacca dalla sottostante coroide. Il paziente vedrà la comparsa di una tenda, un alone, o un flash.
La terapia è scelta a seconda della grandezza e dalla tipologia del distacco. Si può effettuare la fotocoagulazione con Argon Laser, cerchiaggio o piombaggio (tecniche ab externo, agiscono sull'esterno del bulbo e sono eseguite in sala operatoria), o ancora tramite vitrectomia quando la trazione è tale da non poter eseguire i precedenti trattamenti.
La rottura retinica, invece, è meno grave del distacco, e si riesce a riparare con sedute di Argon Laser.